La camera blu
Ancora tre mesi e sarà maggiorenne. Ibrais attende da una vita il momento in cui sarà finalmente libero di fare quel che vuole, ma ottantasei giorni ancora lo separano dal suo sogno: lasciare Milano e fuggire a Londra. Nessuno lo capisce: la sua famiglia, la scuola, la ragazza che lo ama un giorno sì e tre no, ma ormai ha deciso, dal 22 marzo non aprirà più gli occhi, non parlerà con nessuno, non mangerà, resterà immobile nel suo letto nell'attesa che i giorni passino, e arrivi il suo momento. I medici parleranno di una strana forma di coma, i genitori, parenti e amici di una disgrazia, Ibrais si limiterà invece a lasciarsi sprofondare in un gioco che diverrà presto una sfida: riuscirà a vivere senza vivere fino al 15 giugno, nascondendo a chiunque il suo incredibile segreto? E cosa succederà durante questa fuga da fermo mentre tutto il mondo intorno a lui continuerà a muoversi inesorabilmente? Sabrina Paravicini sonda le percezioni, l'istinto alla vita e l'altalenarsi di emozioni contraddittorie che sorprenderanno Ibrais nel buio della sua scelta, penetrando nel disagio di un'età troppo immatura eppure dannatamente lucida e spregiudicata. Nella "Camera blu" Ibrais non scoprirà soltanto i segreti del suo passato, ma, con una sofferta indagine all'incrocio tra disincantata percezione dei mondo e gelida perversità nell'inseguimento di un fine effimero e imprescindibile, trasmetterà al lettore la tragica amarezza dell'ambiguità della vita. Chiudere gli occhi è l'assurdità di un solo attimo. Riaprirli è difficile. Tenerli chiusi un'atroce scommessa.
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