O dolce o strana morte
E' mattino tardi lungo via Paolo Sarpi, indecifrabile incrocio fra la Cina e la Milano che più Milano non si può. Anna, la svelta, ridente, ritrosa, soave figlia della sua vecchia amica Loredana, è sparita. In che guaio si è cacciata? "Sono Anna sto bene ti prego rispondimi in fretta: che cosa sai di Gesualdo da Venosa?"A partire da questo sms prendono avvio le ricerche di Alessandro, musicista arrangiatore, sul mistero che avvolge Anna e sul suo legame con Gesualdo da Venosa, il piccolo e fastoso madrigalista meridionale la cui musica, "con quelle voci scatenate a lacerare l'armonia in percorsi strani e pur precisi, si ricompone a modo suo, con meraviglia dolorosa". Una sequenza misteriosa, un musicologo ossessionato dal madrigalista, un neurocardiologo disilluso, una pittrice d'avanguardia senza età, un matematico privo di lavagna, uno psicoanalista ascetico, un dirigente d'azienda che incute rispetto ed emana fretta sono solo alcuni dei personaggi che danno vita a un giallo scandito dalle note della frase "O mia felice sorte, o dolce, o strana morte", un intrigo che svela con levità i codici e i legami più inaspettati tra scienza e arte, ma anche gli imprevedibili percorsi dell'amore tra un uomo e una donna.
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