La ragazza di Baghdad
Sua madre viene dalle nebbie di Praga. Suo padre dalla calda, profumata Baghdad. Michelle, chiamata anche Raghdde, 'chiaro di luna', nasce dall'incontro di due culture, destinate a mescolarsi nei suoi lineamenti e nel suo cuore, ma anche a segnare dolorosamente la sua vita. L'infanzia irachena sembra una favola, trascorsa tra la casa piena di sole e di giochi in cui abita con i genitori e le sorelle e quella affollatissima della nonna, matriarca della potente famiglia Nouri. Michelle non sa di essere la figlia della 'straniera', oggetto di rancori e sospetti. Non capisce quanto la sua educazione, che alle cerimonie musulmane e alle lezioni casalinghe di danza del ventre alterna le letture e i viaggi intercontinentali con i genitori, sia il frutto di un difficile connubio tra Oriente e Occidente. Con l'adolescenza, le cose si complicano: secondo la tradizione familiare deve sposare un cugino, ma la sua femminilità attira molti sguardi e le attenzioni, sempre più irresistibili, di Uday Hussein, il figlio maggiore di Saddam. E proprio quando la vita sembra scorrere spensierata tra partite a tennis e concerti al chiaro di luna, la violenza esplode travolgente: la guerra senza fine con l'Iran, il veleno degli intrighi familiari, il tradimento del padre. L'unica via d'uscita dall'incubo è fuggire in Europa, ma sarà possibile dimenticare Baghdad, in una Cecoslovacchia tetra e piena di insidie? Il destino ha in serbo per Michelle nuove difficoltà, ma anche la possibilità di un coraggioso riscatto. Da un Iraq moderno e scintillante alla Praga postcomunista, attraverso gli orrori della guerra e della dittatura, "La ragazza di Baghdad" è un'autobiografia vivida e avvincente, il racconto di una vita ribelle a ogni stereotipo. La storia di Michelle, alle prese con le proprie contraddizioni, le battaglie quotidiane e la nostalgia del passato, parla al cuore di ogni donna decisa a trasformare i propri desideri in realtà.
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