Fiori italiani con un mazzo di nuovi «Fiori» raccolti negli anni Settanta
Questo è un breve romanzo di formazione in cui Meneghello distorce ulteriormente la tradizione del genere, raccontando la storia del giovinetto S., in piena epoca fascista. Poche righe sono sufficienti per comprendere il nucleo profondo a cui punta il lavoro di trivellazione linguistica e narrativa di Meneghello: "Adriani funzionava esattamente come una donna: una donna degli anni Trenta, che fosse cresciuta dentro a un bambino. Oltre ai vezzi e ai tratti del corpo, o come si potrebbe dire il brutto velo, usava anche alcune potenti armi culturali". Sconcertante, nell'era fascista, un'epoca in cui "Il fascismo non è al centro: è dappertutto... Ciò che risalta è il brulichio dei saluti fascisti: da qualunque parti la si guardi la vita italiana appare fascistizzata senza residui".
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