Il dovere dell'ospitalità
Alla fine degli anni Settanta, Danilo Amoroso abbandona la natia Bagnoli per cercare fortuna a Roma, dove sogna di farsi strada come sceneggiatore nel mondo del cinema. L'impresa non è facile, e gli incontri deludenti sono tanti, ma una giovane coppia, Laura e Riccardo, lo aiuta e si prende cura di lui, facendolo entrare, seppure dalla porta di servizio, nel sottobosco intellettuale romano. Danilo è ingenuo e non si accorge che i due amici lo stanno coinvolgendo in qualcosa di molto pericoloso. E infatti, una notte del 1982, qualcuno bussa alla porta del suo appartamento: è Adriano, un cugino di Laura, che Danilo ha conosciuto di recente durante una vacanza in un casale in Umbria. Il giovane chiede gentilmente: "Posso dormire a casa tua stanotte?". Solo che ha una pistola in pugno e, richiamato in tal modo al dovere dell'ospitalità, Danilo si ritrova ad accogliere un terrorista in fuga... Così, da spettatore distratto di una stagione politica che non lo riguardava, Danilo si trasforma - suo malgrado - in un protagonista degli anni di piombo, con un ricercato dentro casa, il terrore dei pedinamenti, le bugie da raccontare alla portinaia impicciona e i batticuori a ogni sirena della polizia. Perché Adriano non se ne va. Mai e poi mai. Fino all'inevitabile, drammatica conclusione. Vent'anni dopo, durante la grande manifestazione politica contro la guerra in Iraq, i due uomini si ritrovano faccia a faccia. Cosa è successo a Danilo? Cosa è diventato Adriano? Quali sentimenti possono ancora nutrire l'uno per l'altro? Dietro le avventure di Danilo si legge in filigrana il racconto beffardo e divertente, ma sottilmente venato di asprezza, di un'intera stagione della vita italiana, tra cricche di privilegiati che si tengono strette le leve del potere e interminabili discussioni sulla lotta armata, una storia straordinariamente recente, resa ancora più prossima e attuale dai nuovi terrorismi che minacciano il mondo.
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