Disìo
Memi Santelia, una giovane psichiatra che da anni lavora a Milano, torna in Sicilia per la morte della madre, la donna che con la sua mancanza d'amore è stata la causa delle nevrosi e delle angosce della figlia. Il contatto con l'"isola selvaggia" scatena in Memi il desiderio irresistibile di tornare a vivere in Sicilia. Partecipa a un concorso per dirigente sanitario e, per una circostanza fortuita e irripetibile, lo vince. La vita di Memi si intreccia così con le torbide trame della politica regionale, dominate da un potere antico e vorace. Il romanzo di Silvana Grasso è insieme un'immersione nell'universo mitologico della Sicilia e un romanzo di feroce denuncia civile.
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