Una mattina mi son svegliata. La musica e le storie di un'Italia perduta
Da quarant'anni Giovanna Marini calca i palcoscenici come appassionata interprete della tradizione musicale popolare del nostro Paese, che con i suoi studi e le sue ricerche sul campo ha avuto il merito di valorizzare e portare con passione al grande pubblico. In un intrecciarsi continuo di ricordi, aneddoti, riflessioni, l'artista romana ripercorre in queste pagine lo snodarsi di un percorso professionale e umano segnato fin dalle origini da un'inesauribile e versatile creatività. Dagli esordi come musicista classica allieva di Segovia all'incontro nei primi anni Sessanta con intellettuali impegnati nella riscoperta e nella salvaguardia della cultura popolare come Gianni Bosio e Roberto Leydi; dallo scandaloso successo del "Bella Ciao" di Spoleto ai concerti con il Nuovo Canzoniere Italiano; dalla collaborazione con cantautori 'politici' come Paolo Pietrangeli e Ivan della Mea a quella con Dario Fo, con cui realizza lo spettacolo "Ci ragiono e canto", si disegna un cammino destinato anno dopo anno a farsi sempre più articolato. All'attività di interprete e compositrice, infatti, si affiancano presto quella di insegnante alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio e all'università parigina di Saint Denis; alla scrittura di canzoni proprie si unisce la quantità di composizioni da lei scritte per il Quartetto Vocale che ha fondato nel 1976, e per il quale ha anche rielaborato molti pezzi tratti dal ricco repertorio tradizionale. Ha scritto opere, colonne sonore e lavori per il teatro (con registi del calibro di Citto Maselli e Peter Brook). Fino alla grande popolarità ottenuta con il disco "Il fischio del vapore", inciso nel 2002 insieme a Francesco De Gregori. A emergere è il ritratto a tutto tondo di un'artista multiforme, ma anche una parte della nostra storia recente restituita nella sua complessità dallo sguardo e dalla voce di chi l'ha attraversata senza mai rinunciare a credere in un progetto. E soprattutto l'omaggio a un mondo un tempo vivo depositario di valori e saperi antichi di secoli. Un mondo ormai quasi del tutto cancellato dall'incalzare della modernità, ma che continua tenacemente a sopravvivere in alcuni angoli dimenticati del nostro Paese. E a rinnovarsi nelle canzoni di Giovanna Marini. Con la collaborazione di Pino Casamassima.
Momentaneamente non ordinabile