Un principe chiamato Totò. Immagini di vita, quisquilie e pinzillacchere

Un principe chiamato Totò. Immagini di vita, quisquilie e pinzillacchere

Nato nel 1898 in uno dei quartieri più poveri di Napoli, Totò comincia a calcare le scene poco più che adolescente. Dotato di una creatività inesauribile e di una incredibile verve istrionica, conquista da subito l'amore del pubblico, che lo acclama a ogni trovata, a ogni guizzo, estasiato dalla sua mimica grottesca e dalla sua esplosiva immediatezza espressiva. La sua faccia snodabile, il suo sguardo magnetico, irridente e al contempo venato di tenue malinconia, il suo corpo da marionetta disarticolata incantano le platee e incanteranno presto - quando Totò comincerà a lavorare nel cinema - milioni di italiani. Attraverso una ricca carrellata di documenti fotografici, che lo immortalano nelle vesti degli indimenticabili personaggi del suo repertorio ma anche e soprattutto in momenti della sua vita privata con la famiglia, con gli amici e i colleghi più cari, in vacanza, in casa - Diana de Curtis e Gianna Licchetta si propongono in questo volume di ripercorrere l'itinerario artistico e biografico di Totò, rivelando di lui aspetti poco noti al grande pubblico. A emergere è un nuovo e sfaccettato ritratto, cui contribuiscono da un lato le numerose immagini, anche inedite, e alcune testimonianze della sua versatilità creativa - partiture originali di canzoni, autografi di poesie tua anche lettere d'amore -, e dall'altro le voci di chi lo ha conosciuto e amato, come Eduardo De Filippo, Dario Fo, Cesare Zavattini, Mina, Federico Fellini, Vittorio De Sica. Un grande omaggio a Totò, quindi, ma anche il tentativo di cogliere, al di là dell'immagine ormai cristallizzata nel mito, la complessità dell'uomo, la sua sensibilità, i suoi slanci, la sua generosità e la sua incontenibile passione per la vita.
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