La campana
Nell'arco di una memorabile estate si intersecano i destini di un gruppo di uomini e donne dal passato turbolento, alla ricerca di un nuovo equilibrio interiore nella quiete e nell'austera semplicità di una vita quasi monacale. Un uomo con forti aspirazioni religiose frustrate da un passato di omosessualità, un autorevole e severo docente universitario con una moglie frivola e infedele, uno studente timido ed efebico al suo ingresso nella vita adulta, un giovane bellissimo e sbandato e una ragazza in procinto di farsi suora. Sono questi gli ospiti di Imber Court, una comunità laica ispirata a forti principi religiosi, che sorge sulle sponde di un lago nella idilliaca campagna inglese, poco distante da un'antica abbazia di monache benedettine. Il lago dalle acque calme e limpide sulle quali si affaccia il paesaggio bucolico cela però, nelle sue profondità, un mistero che aleggia su tutta la comunità; un'antica leggenda vuole infatti che, in seguito all'adulterio di una monaca, una maledizione fosse scesa sul convento e una campana, staccatasi dal campanile del monastero, fosse precipitata nel lago arenandosi nei suoi fondali. Si dice che di tanto in tanto la campana continui a suonare, facendo udire i suoi sinistri rintocchi, presagio oscuro di morte e di incombente sciagura. Diviso tra la saggezza di un ordine spirituale e l'immediatezza delle passioni terrene, ogni singolo ospite si troverà a suo modo soggiogato dalla leggenda dell'antica maledizione che incombe come un pesante monito divino. La profondità del lago assurge così a metafora dell'insondabile mistero dell'animo umano, dal quale riaffiorano prepotentemente inquietudini e pulsioni mai sopite. Capolavoro giovanile, "La campana" evidenzia la formazione filosofica dell'autrice e raffigura magistralmente le tensioni e i tormenti di uomini e donne che cercano - e non trovano - la serenità lontano dal mondo.
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