Arrivi e partenze. La grande famiglia. 2.
"Grazie a Dio, anche quest'anno abbiamo finito", dice Giulia alla sua più vecchia amica. E libro si apre su queste parole. E' il giorno dopo il Natale 1978, vent'anni dopo quell'altro Natale che aveva riportato a casa suo figlio Michele, "L'assente" del primo volume della Trilogia di cui questo libro è il secondo. Ma neanche adesso Michele è a casa, e sua madre soffoca un sospiro: dopo tanto vagare, ha trovato finalmente la sua strada, e l'ha seguita. Le vicende dei membri de La Grande Famiglia continuano ad annodarsi e a sciogliersi, intersecandosi continuamente. La Famiglia è aumentata: sono venuti i bambini, portando con sé allegria e preoccupazioni. Sono loro gli Arrivi. Ma abbiamo anche qualche Partenza. Paura, amore, indignazione, sofferenza, cattiveria, ribellione, tristezza, pace: la vita continua secondo gli schemi disegnati da un Altro. Mi sono spesso divertita pazzamente a scrivere certe pagine; su altre invece, ma poche, ho cercato di non piangere. I personaggi (per me persone) che da diversi anni vivono nella mia vita, li amo, li stimo, o li detesto: con tutto il cuore. Naturalmente ho delle predilezioni: una bimba di sette anni, un vecchio Abate, un giovane psichiatra, due stalloni nerissimi e i loro cavalieri e una ragazzina triste. Non ho altro da dire. Il libro è questo. Potete leggerlo, ridere con me o asciugarvi gli occhi (di rado). Su questa mezza pagina non posso dire altro, e sicuramente è meglio così. Quello che importa è nelle pagine che vengono prima.
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