La Vergine e l'onnipotenza. Guida a «De divina omnipotentia»
Una domanda percorre il pensiero medievale: l'onnipotenza di Dio può fare in modo che ciò che è accaduto non sia accaduto? La lettera 119 (1067 ca.) di Pier Damiani, nota come "De divina omnipotentia", è un piccolo gioiello della letteratura filosofica medievale. Per la prima volta, Pier Damiani si interroga sulla natura divina facendo dell'onnipotenza una questione filosofica: Dio è in grado di restituire la verginità a una fanciulla che l'abbia perduta, o di modificare il passato facendo in modo, ad esempio, che Roma non sia stata fondata? "La vergine e l'onnipotenza" ricostruisce le sue sottili argomentazioni, tramite una chiave di lettura inedita che accompagna il testo con un commento puntuale, pensato anche per la didattica universitaria, in un contesto editoriale dove mancano opere di sintesi su Pier Damiani filosofo. Roberto Limonta, noto studioso del pensiero del Medioevo, segue il dibattito medievale sino alla modernità e ai paradossi contemporanei della logica temporale.
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