Duns Scoto

Duns Scoto

Lo studio di Étienne Gilson su Giovanni Duns Scoto (1265/66-1308) uscì nel 1952 per i tipi di Vrin. Fino ad allora, il "Doctor Subtilis" era rimasto escluso dalle monumentali monografie gilsoniane, dedicate a Bonaventura, Agostino, Bernardo di Chiaravalle e naturalmente Tommaso d’Aquino. Ne "Il Tomismo", testimonianza di una vita di ricerca, lo studioso francese riconosceva nell’Aquinate uno spirito filosofico affine, mentre lo stesso non si può dire per Scoto. Fu quindi nella forma di un confronto diretto – benché storicamente impossibile – con il modello filosofico di Tommaso che Gilson scelse di affrontare i molti temi di cui si compone l’opera del teologo scozzese: la teologia come scienza pratica, la centralità metafisica dell’individuale rispetto all’universale, la contingenza della volontà divina, fino alla celebre e icastica formula – “fine di una luna di miele assai breve” tra teologia e filosofia – con cui definì il nuovo paradigma teologico impostosi con Scoto agli inizi del Trecento. Nonostante la ricchissima bibliografia prodotta in seguito, questo libro rimane un’introduzione impareggiabile, perché Gilson resta tenacemente attaccato al testo scotiano in un dialogo serrato che è capace di attivare (più che spiegare) i meccanismi speculativi del "Doctor Subtilis"; un’indagine che è storiografica e filosofica al contempo, nel suo fissare quale interlocutrice non una teoria conclusa e sistematica, ma un pensiero nel suo concreto farsi.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare