La compagnia dei libri
La cultura letteraria pone al centro l'esperienza umana e giova a costituire una mentalità comprensiva nei riguardi di tutti i suoi aspetti, dalla virtù all'abiezione. Poiché essa abbraccia l'intera esperienza umana, occorre rimarcare le relazioni fruttuose tra letteratura e conoscenza storica. Assistiamo oggi con rammarico alla crescente marginalizzazione del pensiero storico. In un mondo sempre più complesso e spaesato, è invece sempre più necessario fare e leggere storia. Come divenire divulgatori efficaci della storia e, soprattutto, come trasmetterla ai giovani che ne avvertono sempre di più l'inutilità, similmente a quanto accade alla politica? La conoscenza e la coscienza storica sono indispensabili se abbiamo a cuore i destini democratici dei nostri Paesi. La domanda non è se sia necessario o no praticare la storia, ma come farlo? Anche in questo la letteratura ci viene in aiuto. La storiografia e il romanzo evidentemente appartengono a due dimensioni diverse. Tuttavia, anche se può apparire eccessivo affermare che il romanzo arriva là dove non arriva la storia, non siamo lontani dal vero nel sostenere che la narrazione storica sarebbe più povera senza il romanzo e che tanti grandi romanzieri - anche inconsapevolmente - hanno saputo gettare uno sguardo totale sulla realtà, sul mondo.
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