Le singolarità della specie umana
"Le singolarità della specie umana" è uno degli ultimi testi di Teilhard de Chardin; si tratta di un testo "laico" perché è una riflessione sul passato e il presente dell'umanità che vuole aprirsi a una prospettiva per il futuro. Potremmo dire che si tratta di un testo "apocalittico" nel senso originale della parola come rivelazione aperta al futuro compiuta da uno scienziato, uno dei maggiori evoluzionisti del XX secolo. Teilhard è stato un importante geologo e paleontologo, uno dei precursori della moderna teoria della biosfera come strumento per comprendere le leggi generali dell'evoluzione. Lo strumento filosofico da lui sviluppato come chiave di lettura dell'evoluzione è il concetto di muovere verso: la materia muove verso la complessità e la vita, e la vita verso la complessità e la coscienza fino a giungere alla nascita del pensiero e quindi dell'essere pensante. Ma oggi l'uomo si trova solo nell'universo e isolato su un piccolo pianeta a risorse limitate e con equilibri fragili. Come sfuggire a un senso di frustrazione e alla sensazione di essere giunti al capolinea dell'avventura umana? Ecco che l'idea di Teilhard si rivolge al passato, a quelle leggi generali dell'evoluzione che in vario modo sono riconducibili al muovere verso, ma egli vede nella riflessione del passato la prospettiva che apre al futuro.