L'egemonia americana nel Vicino Oriente
Dopo la pubblicazione nella primavera del 2004 del primo volume di questa storia del Vicino Oriente contemporaneo ("Il Vicino Oriente. Un montaggio irrisolvibile"), ecco il volume che racconta l'ascesa dell'egemonia americana consacrata dalle due guerre del Golfo (1991 e 2003). Di fatto, gli Stati Uniti hanno invaso l'Iraq nella primavera del 2003, forti dell'appoggio di alcuni Stati europei, tra cui l'Italia. Il racconto dei dolorosi avvenimenti degli ultimi anni illustra d'altro canto assai bene l'intento esplicitato da Georges Corm nel primo volume di questa quadrilogia, laddove ha cercato di mostrare le radici coloniali dell'instabilità cronica del Medio Oriente da due secoli a questa parte. L'ascesa dell'egemonia americana dopo la prima guerra del golfo (1991) è qui descritta con minuzia. Il lettore vi troverà anche un'argomentata spiegazione del montare del fondamentalismo islamico, fomentato alla nascita dalle potenze coloniali in chiave antisindacale e antisovietica. Il libro conduce inoltre un'analisi acuta della dinamica di conquista dello Stato di Israele, che continua imperturbabilmente a colonizzare i territori palestinesi occupati, in particolare in Cisgiordania, con un appoggio americano divenuto totale dopo la conquista della presidenza degli Stati Uniti da parte di George W. Bush e gli avvenimenti dell'11 settembre 2001. Noi italiani possiamo trarre da questo serio volume di storia un grave insegnamento per evitare che il nostro paese si posizioni nel Mediterraneo come aggressore, ma ritrovi una più responsabile vocazione politica, economica e culturale, ponendosi come ponte tra Vicino Oriente ed Europa e non come poliziotto del Mediterraneo.
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