E la filosofia scoprì l'America. Incontro scontro tra filosofia europea e culture precolombiane
1492: l'anno della grande scoperta, forse la più straordinaria che gli esseri umani abbiano mai compiuto, al di qua e al di là dell'Oceano. Proprio per questo, una scoperta duplice, sebbene accomunata dallo stupore reciproco di non essere le uniche umanità della Terra. Come raccontare allora la verità di un evento che ha per sempre modificato la storia e il destino degli uomini che l'hanno vissuto e poi tramandato? In questo libro curato da Laureano Robles la cultura filosofica di lingua spagnola interroga appunto se stessa ai due lati dell'Oceano. Con una serie di saggi ricostruisce la cultura del Rinascimento spagnolo, i suoi legami con la cultura europea e in particolare con la scienza della fine del Quattrocento; nel contempo altri saggi ridanno voce a quella cultura degli indios che, sebbene largamente distrutta e fraintesa, non è mai scomparsa del tutto e può ancora essere interrogata e compresa. Abbiamo così una descrizione più attendibile delle due umanità destinate all'incontro, al confronto e allo scontro: due umanità che ne hanno generato una terza, la nostra, l'umanità al tempo stesso europea e americana dei figli di Colombo. Soprattutto abbiamo un esempio appassionante e grandioso di come la verità storica dell'uomo non si risolva mai in una fredda teoria oggettiva, ma coinvolga l'umanità tutta intera di coloro che ricercano, così come di coloro che vinsero e che persero, e degli eredi tutti di una vicenda che solo nella carità del futuro può trovare il senso etico della sua verità.
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