Le strade delle armi

Le strade delle armi

Una linea ideale che connettesse oggi le principali aree destinatarie del commercio di armamenti si troverebbe facilmente a coincidere con una simile che fosse stata tracciata venti o trenta anni fa. "Le strade delle armi" indaga in primo luogo le ragioni di questa relativa stabilità, mostrando come le aree di 'consumo' di armamenti si collochino invariabilmente nelle regioni ove è più forte la competizione tra le potenze per il controllo degli accessi alle risorse strategiche del mondo. I mutamenti intervenuti nel tempo nella geografia di produttori e 'consumatori', vi si sostiene, non hanno sostanzialmente modificato questo dato di fatto. Lo studio mostra poi funzioni ed organizzazione dei sistemi che sostengono la logistica della produzione e del commercio di armamenti, sistemi solidamente impiantati nelle logiche della politica estera - palese o segreta - degli Stati e della più generale circolazione internazionale delle merci. Proprio per questi loro caratteri - affermano gli autori - tali sistemi offrono uno dei principali veicoli attraverso cui le potenze proteggono le rotte dei loro approvvigionamenti e competono per quella militarizzazione degli spazi economici che è oggi tornata ad essere un tratto dominante del gioco geopolitico. Due casi-studio - l'area africana sudoccidentale e il 'corridoio' che connette le aree adriatico-balcanica, mediorientale e dell'Oceano Indiano - mostrano infine come le strade delle armi funzionino in concreto come rotte della guerra.
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