La guerra corsara. Forma estrema del libero commercio
Volendo calarsi nell'attualità, questo libro appare come uno spaccato della globalizzazione nel XVI e nel XVII secolo, un larvato dileggio rivolto a coloro che battezzano il XXI come il secolo della globalizzazione: un modo come un altro per non parlare d'imperialismo. Le dimissioni di Carlo V da imperatore nell'anno 1556 segnano l'inizio dell'ascesa delle grandi potenze marittime, che guideranno lo sviluppo nei secoli successivi. La guerra corsara è la punta di lancia di un processo di mondializzazione che compie allora un grande balzo in avanti. La guerra corsara è legale per chi la promuove e la pratica, non lo è per chi la subisce. La posta in gioco non è tanto la preda o il bottino, quanto la libertà di commercio e il controllo delle rotte marittime. I corsari inglesi e francesi si scontrano con la legalità del re di Spagna che pretende l'esclusiva sul Nuovo Mondo. I Pezzenti del Mare sono i patrioti olandesi, vittoriosi nella guerra di liberazione che porta alla formazione della prima repubblica borghese in Europa, ma sono banditi e ribelli per il Re Cattolico, che non vuole rinunciare alle province dei Paesi Bassi e che invia i preti dell'Inquisizione per reprimere la riforma religiosa e, soprattutto, per prelevare le ricchezze dei mercanti fiamminghi e olandesi che hanno scelto l'eresia protestante. I rivoluzionari di ieri sono i precursori dell'imperialismo di domani. I Pezzenti del Mare gettano le basi della marina olandese che sarà, per un secolo, dominatrice dei mari, finché la "Royal Navy", figlia di Elisabetta Tudor e di Francis Drake, non raccoglierà questo primato dominando il pianeta fino a metà del XX secolo. La guerra corsara è conto economico, è forma estrema del libero commercio, ma è altresì storia di amore del mare e della libertà, di uomini e di coraggio. Questo libro è anche una rassegna di personaggi che hanno vissuto osando e rischiando, senza badare alla bandiera in cima al pennone: giglio di Francia o vessillo orangista, l''Union Jack' britannica o il 'Jolly Roger' della pirateria.
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