Il dodicesimo libro dei ritratti di santi
I "Ritratti di santi" sono scritti che partecipano a un genere letterario che ha una lunga tradizione nella storia cristiana. I Ritratti, redatti anch'essi per iscritto dall'autore, nascono dalle conferenze di Quaresima che padre Sicari tiene da molti anni. Il presente volume raccoglie quelle del 2010 e del 2011. Come sempre, ogni conferenza riguarda un santo che, come l'autore stesso conferma, è stato scelto, di volta in volta, in modo piuttosto occasionale: o perché la Chiesa lo ha recentemente indicato, o perché i fedeli stessi lo hanno suggerito in base all'affetto e alla devozione. Talvolta l'autore ha dovuto assecondare richieste insistenti e più volte ripetute, come è avvenuto, ad esempio, per il ritratto di san Giuseppe, che sembra giungere piuttosto tardi, ma è stato lungamente meditato e perciò anche atteso. Il lettore non faticherà ad accostare la figura di sant'Anselmo d'Aosta a quella di John Henry Newman, ambedue luminose per la "carità dell'intelligenza", sentirà vicine l'esperienza martiriale di Oscar Romero e quella di Jerzy Popieluszko, che seppero testimoniare congiuntamente l'amore alla Chiesa, al proprio sacerdozio e alla propria terra; si commuoverà per la fantasia caritatevole di san Martino de Porres, che ben s'accorda all'umile genialità di Vincenza Gerosa e di Bartolomea Capitanio. Accostamenti casuali, o forse no, se si pensa che tutte le vicende accadono sulla scena dove, da secoli, è rappresentata sempre la stessa vicenda d'amore tra Cristo e la sua Chiesa.