I cristiani d'Iraq
La guerra all'Iraq è stata scatenata il 20 marzo 2003. È arrivato il fuoco. Bagdad è capitolata il 9 aprile. Poi, gli oracoli più pessimisti sono diventati realtà. Tra le vittime di questa guerra ci sono anche i cristiani d'Iraq, un milione di persone. Ed ecco che ora ci interessiamo a loro, non come oggetto da museo, ma come realtà vivente. Hanno guadagnato visibilità. In questo libro Joseph Yacoub, membro di questa Chiesa d'Oriente e figlio del suo popolo, tratta dei cristiani in Iraq prima e dopo l'invasione americana: la diversità delle loro Chiese, i loro luoghi di culto, il loro insediamento e la loro ripartizione geografica ed ecclesiale, oltre che il loro statuto giuridico e politico, la loro situazione nel Kurdistan, le loro attività, le funzioni che svolgono e le cariche che occupano nella società irachena e negli apparati dello Stato. L'occupazione americana dell'Iraq ha avuto un impatto tragico su questi cristiani. Niente ha potuto impedire gli attentati contro i loro luoghi di culto, come quelli avvenuti il primo agosto 2004 a Bagdad e a Mosul. Le aggressioni e gli omicidi si sono moltiplicati. Partendo dal racconto di una presenza antica, erede dell'apostolo Tommaso e dell'epopea missionaria che li ha condotti da Bagdad sino a Pechino, l'autore focalizza l'attenzione sui rapporti di questi cristiani con gli Arabi e l'islam, sui loro molteplici contributi e sul loro grande influsso in ogni campo del sapere religioso e profano. Il libro si conclude con le tragedie vissute nel XX secolo, il genocidio del 1915, i massacri del 1933, le promesse non mantenute, le conseguenze delle guerre del Golfo e dell'embargo e l'attuale diaspora in tutto il mondo. Un viaggio attraverso l'Iraq, quella Mesopotamia che fu una delle grandi culle della civiltà e del cristianesimo.
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