La natura in principio. Costituzione, società e governo nel pensiero politico di Thomas Robert Malthus
Malthus per primo ha accordato alla «popolazione» la capacità di ridefinire il contenuto storico e teorico di alcuni fondamentali concetti politici moderni: costituzione, società e governo. Trattare la popolazione come un fatto naturale permette di dotare la politica degli strumenti teorici necessari a orientarsi tra le sfide più pressanti del suo tempo: le Rivoluzioni atlantiche e l'affermazione in Inghilterra della società manifatturiera. Processi che richiedono un'innovazione radicale delle modalità di messa al lavoro dei poveri su scala imperiale, di legittimazione della subordinazione politica e sociale delle classi lavoratrici e dell'obbligo morale delle donne di limitare la loro sessualità al matrimonio e alla procreazione sostenibile. Considerato tra i fondatori della demografia moderna, «ambientalista» o profeta della catastrofe da eccesso di popolazione, Malthus è in realtà il teorico della popolazione come indicatore della «vera» natura della società, dunque come antidoto contro le forze che ne contestano la struttura gerarchica. Le riattivazioni di questo nucleo del suo pensiero rendono attuale il problema della popolazione e opportuna una sua storicizzazione.
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