«gran segreto è la vita». Il pensiero e l'opera di Alessandro Manzoni
L'Accademia delle Scienze, nel commemorare Alessandro Manzoni, ha evocato la sua eredità ma anche, e soprattutto, esaminato la compagine delle sue opere e interrogato le biblioteche che fanno del suo romanzo il ritratto, perplesso, della nostra identità, come scrisse nel 1973 Italo Calvino: «Insomma, il romanzo dei due illetterati è un libro che contiene in sé una pluralità di biblioteche; a ben vedere è tutto il romanzo che si situa dentro una biblioteca, quella che contiene il "dilavato e graffiato autografo" dell'anonimo secentesco autore della storia milanese. Così come tutto il romanzo culmina nella fondazione della Biblioteca Ambrosiana, a coronare il centro ideale del libro, la vita di Federigo Borromeo». Non è solo la storia milanese del secolo XVII che vi è rappresentata, ma i tratti essenziali della crisi della coscienza europea moderna.
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