La frontiera nella storia americana
«leggere questo libro aiuta a comprendere la cultura statunitense nel passaggio cruciale da un'America ancora agricola a una potenza economicamente e politicamente proiettata verso il mondo» Tiziano Bonazzi Secondo Frederick J. Turner la storia americana è la storia della colonizzazione dell'Ovest e le istituzioni si sono sviluppate attraverso l'interazione con la frontiera, dove i coloni europei si sono adattati alla natura selvaggia e hanno organizzato la società in risposta alle sfide ambientali. L'interpretazione turneriana della storia americana come un'epopea di conquista e crescita, continua a suscitare dibattiti, aspre critiche e riflessioni sulla natura degli Stati Uniti. Questo libro, pubblicato per la prima volta nel 1920, può dunque essere letto come la più compiuta esposizione intellettuale delle origini di un nazionalismo americano che si distacca da quello europeo e si fonda su idee di libertà non sempre inclusiva, di espansione e di intraprendenza individuale. Leggere con gli occhi di oggi queste pagine aiuta a riflettere anche sui grandi assenti della teoria della frontiera di Turner: gli afroamericani, le donne e i nativi.