Da esuli a francesi. Gli italiani in Francia durante l'età napoleonica (e oltre)
In seguito al crollo delle «Repubbliche sorelle» del 1799 numerosi furono i patrioti italiani che presero la via dell'esilio in Francia. Qui una parte consistente di essi continuò il proprio soggiorno perfino quando il successivo ritorno francese nella penisola avrebbe permesso loro di rientrare in patria. Così, una permanenza all'estero imposta dalla contingenza del tempo si trasformò in un'esperienza prolungatasi per libera scelta. Analizzando tappe e caratteristiche della presenza italiana in Francia in età napoleonica, questo volume offre per la prima volta una diversa lettura del fenomeno, secondo la quale l'esilio fu anche il momento di avvio di una lunga e inattesa esperienza di vita all'estero. Inoltre, un simile studio permette di riflettere sulla longevità politica della prima generazione risorgimentale. Anche oltralpe, infatti, l'impegno dei rivoluzionari italiani fu ben lungi dall'esaurirsi nel 1799 ed ebbe modo di articolarsi attraverso un lavoro istituzionale e un fermento culturale che si rivelarono ideologicamente tutt'altro che neutri.