Dopo i 250 milioni di miliardi. Le organizzazioni universitarie di fronte al cambiamento della transizione digitale

Dopo i 250 milioni di miliardi. Le organizzazioni universitarie di fronte al cambiamento della transizione digitale

I cambiamenti tecnologici stanno ridisegnando i modi di vita e gli ambienti di lavoro. La tecnologia consente di gestire quantità di dati sempre maggiori, con velocità e potenza crescente, contribuendo a determinare un ambiente in rapido mutamento che rende obsolete le conoscenze acquisite nel passato e dà un rilievo sempre maggiore a nuove conoscenze e competenze. È in questo scenario che università ed enti di ricerca - centri di produzione del sapere che, pur con ruoli diversi, condividono il medesimo ecosistema - devono riflettere su sé stessi per interpretare al meglio le sfide da affrontare, sia nella generazione che nella diffusione della nuova conoscenza. I trend demografici, il mercato del lavoro, le traiettorie economiche nazionali e internazionali rappresentano ulteriori fattori di cambiamento che necessitano di essere analizzati e affrontati, anche nella prospettiva manageriale. Gli ambienti universitari e di ricerca sono, per loro natura, proiettati verso logiche di cambiamento, aperti alle novità, desiderosi di innovare - anche in ambito manageriale - tant'è che la trasformazione digitale, pienamente in corso, sta spingendo con forza tutta la comunità accademica - studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo - verso nuovi modelli di gestione, essenziali anche per non disperdere le potenzialità legate al PNRR e per dare continuità e consistenza alle progettualità avviate grazie alle risorse straordinarie del Next Generation EU. Presentazione di Alberto Scuttari.
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