Per terre e per mari. Quindici migrazioni dall'antichità ai nostri giorni
Muoversi e cambiare dimora, terra, patria è una prerogativa umana, che le circostanze storiche non possono sopprimere.«Dalle ultime lettere che ho ricevuto dal Canada, sono stato avvertito che le ragazze che vi sono state trasportate l’anno passato, essendo state tratte dall’Ospedale Generale, non sono risultate abbastanza robuste per resistere al clima e alla coltivazione della terra, e che sarebbe più vantaggioso inviarvi delle giovani campagnole che fossero in condizione di sopportare le fatiche che occorre affrontare in quel paese.» – Jean-Baptiste Colbert al vescovo di Rouen, 1670La storia dell’umanità è scandita da movimenti continui di genti e popoli, sospinti da una pluralità di motivazioni e circostanze, e con esiti che vanno dal pieno successo al totale disastro. L’autore racconta quindici vicende di migrazione che riguardano il mondo occidentale, Europa e America. Le storie si succedono secondo il diverso grado di libertà individuale che ha determinato la migrazione: dalla sua assoluta mancanza, propria degli spostamenti forzati – come nell’Unione Sovietica della Seconda guerra mondiale – al caso opposto degli spostamenti liberi, dovuti a decisioni individuali o familiari, come avvenne per la grande migrazione che fra Otto e Novecento portò milioni di persone oltre l’Atlantico verso le Americhe.