Stato d'assedio. Assedianti e assediati dal Medioevo all'età moderna
«Ci sono soldati che salgono furiosamente con le scale brandendo spade; altri che difendono le mura; ci sono fiamme che si alzano; minacciose bocche da fuoco puntate le une contro le altre dai due versanti; ci sono gli occhi sbarrati dei cavalli nel mezzo della battaglia e i gesti imperiosi dei comandanti che ordinano l'assalto. È l'assedio.»Gli assedi sono stati un elemento sempre presente e centrale nelle guerre delle età passate. Borghi e città erano murati, contro l'arrivo di un nemico la miglior difesa era per l'appunto rinchiudersi; al nemico, se mancava l'effetto sorpresa, non rimaneva che porre l'assedio. Centrandosi sui secoli che vanno dal Medioevo alla fine del Settecento, ma senza trascurare i principali episodi dell'età antica, Balestracci passa in rassegna le tattiche messe in opera da assedianti e assediati, i mezzi a disposizione, siano le macchine per dare l'assalto alle mura oppure le catapulte e più tardi l'artiglieria, i proiettili infuocati, lo scavo di gallerie. Ma anche la guerra psicologica, fatta di minacce e beffe tra nemici che stanno a tiro di voce, gli assedianti sotto gli occhi degli assediati. Attraverso una messe amplissima di esempi, una fenomenologia dell'assedio nelle sue tattiche, ma anche nella vita quotidiana, fuori e dentro le mura.