I garibaldini nelle Argonne. Tramonto politico di un mito
Nelle prime delicate fasi della Grande Guerra, quando l’Italia era ancora neutrale, la Legione garibaldina, arruolata direttamente dalla famiglia Garibaldi, entrò a far parte della Legion étrangère e combatté per la Francia. Un modo, per i discendenti dell’eroe, per riproporsi all’attenzione internazionale militare e diplomatica. Avvalendosi di ricerche archivistiche condotte in Francia e in Italia, l’autore indaga la vicenda del corpo dei volontari garibaldini e i suoi rapporti con le alte cariche della Repubblica francese da una prospettiva non strettamente bellica. Documenti della diplomazia francese fino a oggi poco conosciuti e in gran parte inediti consentono di comprenderne gli aspetti più propriamente politici, dall’arruolamento al definitivo congedo, ridimensionando il ruolo della famiglia Garibaldi e permettendo di vedere in una nuova luce la spedizione nelle Argonne. Particolare rilievo riveste la corrispondenza del 1914-1915 tra Camille Barrère, ambasciatore francese a Roma e il ministro degli Esteri Théophile Delcassé, e tra Tommaso Tittoni, ambasciatore d’Italia a Parigi e Antonio Salandra, presidente del Consiglio. L’episodio viene così inquadrato nelle sue reali dimensioni e implicazioni, al di là della rappresentazione agiografica della storiografia coeva.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa