La forza dei sentimenti. Anarchici e socialisti in Italia (1870-1900)
Il libro descrive le passioni e i sentimenti che animavano i rivoluzionari italiani di fine Ottocento. Carteggi e diari, autobiografie e memorie illuminano le ragioni di una militanza che – tra esaltazioni e disillusioni, arresti e clandestinità, esilio e manicomi – assunse per molti i tratti di una vera e propria scommessa esistenziale. La scelta della rivoluzione fu generata da uno slancio etico verso un mondo più giusto, prima che da una coerente adesione ideologica a una dottrina politica. Dinamiche familiari, letture, relazioni di amore e di amicizia, odi personali e politici compongono un mosaico di storie individuali da cui emerge il lessico insieme politico e sentimentale del sovversivismo italiano di fine secolo.
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