Tommaso Valperga di Caluso e la cultura sabauda tra Sette e Ottocento

Tommaso Valperga di Caluso e la cultura sabauda tra Sette e Ottocento

Accanto a Luigi Lagrange e a Carlo Denina, l'abate Tommaso Valperga di Caluso (1737-1815) è il terzo lume del mondo culturale piemontese tra Sette e Ottocento. Rampollo della più antica nobiltà del Canavese non sempre in sintonia con i Savoia, ebbe un ruolo importante nei confronti di molti giovani attivi nella realtà intellettuale del Piemonte e dell'Italia settentrionale, anche in ragione delle sue singolari vicende personali, intreccio e sintesi tra esperienze di vita e formazione culturale. Dalla precoce carriera militare come ufficiale di marina all'attenzione per le antichità, agli interessi per la filosofia e le scienze, passando attraverso la crisi religiosa e l'ingresso nell'ordine dei Filippini, dalla conoscenza delle lingue classiche e dell'ebraico all'amicizia con Vittorio Alfieri, alla passione per l'astronomia e agli studi del calcolo infinitesimale, a esercizi poetici e letterari non sempre à la page, a molteplici forme d'insegnamento come biblista e cultore delle lingue classiche e orientali nelle istituzioni accademiche dell'epoca e nell'Ateneo torinese, Valperga di Caluso visse un itinerario umano e formativo in armonia con le diverse anime della cultura europea dei suoi tempi.
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