Fra realtà e rappresentazione. Il paesaggio romagnolo nelle raccolte Piancastelli
La collezione che Carlo Piancastelli realizzò fra fine Ottocento e inizio Novecento ha come fulcro tematico un territorio, la Romagna, intesa come un insieme policentrico di luoghi omogenei dal punto di vista etnografico, linguistico, sociale e culturale. Un territorio che il collezionista ha documentato attraverso la raccolta di fonti diverse - 55.000 volumi, archivi di grandi famiglie, carteggi, mappe e cabrei, dipinti, incisioni e disegni, spartiti musicali -, espressioni di un processo formativo, costitutivo e organizzativo della realtà culturale e ambientale. I saggi qui pubblicati, frutto di ricerche originali sui materiali e sulle fonti conservate nelle Raccolte Piancastelli, descrivono questo spazio nei suoi tratti geografico-economici, nei suoi profili antropici e nella sua evoluzione storica, attraverso testimonianze cartografiche, artistiche e fotografiche che sono espressione dell'umanesimo concreto e pratico tipico dell'area padana, sempre all'avanguardia nella storia dell'agricoltura e nell'attenzione per le descrizioni del paese reale. I temi presi in esame riguardano l'organizzazione dello spazio rurale, la lotta per strappare la terra alle acque, le bonifiche e la creazione di infrastrutture, le trasformazioni urbanistiche dei paesi e delle città e la loro trasfigurazione sentimentale nelle opere degli artisti e dei fotografi, che ci hanno restituito il senso affettivo e concettuale di un luogo consegnandolo alla memoria collettiva.
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