La domanda inevasa. Dialogo tra economisti e giuristi sulle dottrine economiche che condizionano il sistema giuridico europeo
Il processo che ha condotto alla realizzazione dell'Unione economica e monetaria in Europa è stato, da Maastricht in poi, condizionato e giustificato da precise teorie economiche. Neppure la recente crisi economico-finanziaria e il rallentamento della crescita nell'ambito dei Paesi aderenti alla UEM ha indotto a mutare questa impostazione di fondo, che ha spinto invece, acriticamente, a irrobustire i meccanismi di enforcement, considerati troppo deboli. La risposta alla crisi a livello europeo non è stata, quindi, un ripensamento sull'effettiva capacità predittiva e sulla validità delle teorie economiche assunte a fondamento, bensì la considerazione che i cardini di tali teorie non fossero stati rigorosamente rispettati dagli attori politici. In Italia come altrove si è giunti così alla costituzionalizzazione, nelle sue varie versioni, del cosiddetto principio del pareggio di bilancio. Ma le implicazioni in termini di crescita economica sono state deludenti e asimmetriche, come dimostra il confronto con gli Stati Uniti. Coinvolgendo importanti giuristi ed economisti in un originale e costruttivo dialogo, il volume si pone l'obiettivo di stimolare una riflessione interdisciplinare su quella che a oggi appare una "domanda inevasa": è davvero indiscutibile il processo che conduce a perseverare nel rafforzamento delle fiscal rules?
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