L'orizzonte breve. Rischi di morte per il nostro capitalismo?

L'orizzonte breve. Rischi di morte per il nostro capitalismo?

Il capitalismo come si è sviluppato e come lo abbiamo conosciuto sino ad oggi è destinato a modificarsi o addirittura scomparire? La crisi dalla quale l'Europa non è ancora riuscita a uscire e le sempre crescenti, soprattutto negli Stati Uniti, disparità nella distribuzione del reddito sono fenomeni che ne minano l'accettabilità sociale in misura tale da imporre o da richiedere mutamenti strutturali e politici radicali? Sono domande cui è quasi impossibile formulare una risposta attendibile perché tutto si modifica in continuazione e le nostre conoscenze sono del tutto inadeguate. Si può, invece, cercare di capire quanto i principali sistemi capitalistici - quello anglosassone impersonificato dagli Usa, quello tedesco, quello nipponico e, per piccolo che sia, quello italiano -operino con lo sguardo sufficientemente orientato al futuro in modo da mantenere alto il livello degli investimenti senza trascurare anche chi lavora e consuma. Non sono ancora molti quelli che si sono resi conto che la questione dell'orizzonte temporale entro cui vengono assunte le decisioni delle imprese, degli investitori e degli stessi regolatori è diventata la più delicata e la più importante per il sistema economico e politico nel quale viviamo. Introduzione di Carlo Scognamiglio Pasini. Postfazione di Roberto Pinza.
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