Il pane e il circo
"Panem et circenses": l'espressione con cui Giovenale definisce sprezzantemente le preoccupazioni dei romani durante l'Impero è divenuta proverbiale. Ma come stavano le cose nel mondo antico? E proprio vero che allora, come oggi, i governanti davano un po' di pane e di divertimenti in cambio della passività politica? In questo libro ormai classico Paul Veyne svela il funzionamento della politica e il carattere contraddittorio delle ideologie e delle credenze attraverso un'indagine sulla pratica del mecenatismo, vale a dire la munificenza verso la collettività che spingeva i notabili, i senatori, l'imperatore a costanti e cospicui doni ai cittadini: opere pubbliche ma anche elargizioni di denaro, sostentamento, svaghi. Non solo occasione di spettacoli osceni ed efferati, il circo è allora il palcoscenico in cui si consumano prestigio, interessi e soprattutto rapporti di potere.
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