Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica
Alle prese con la crisi economica e le sue spending reviews molti paesi infliggono pesanti tagli agli studi umanistici ed artistici a favore di abilità tecniche e conoscenze pratico-scientifiche. E così mentre il mondo si fa più grande e complesso, gli strumenti per capirlo si fanno più poveri e rudimentali; mentre l'innovazione richiede intelligenze flessibili, aperte e creative, l'istruzione ripiega su poche nozioni stereotipate. Non si tratta di difendere una presunta superiorità della cultura classica su quella scientifica, bensì di mantenere l'accesso a una conoscenza che nutra la libertà di pensiero e di parola, l'autonomia del giudizio, la forza dell'immaginazione, come altrettante precondizioni per una umanità matura e responsabile. Con un'introduzione di Tullio De Mauro.
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