Carteggio Croce-Arangio-Ruiz
L'edizione del carteggio fra Benedetto Croce e Vincenzo Arangio-Ruiz, illustre giusromanista, consta di circa sessanta lettere, ed altri documenti. Nonostante una buona parte delle epistole di Croce ad Arangio-Ruiz sia andata, e forse irrimediabilmente, perduta, la pubblicazione presenta comunque aspetti di vero interesse. Essa abbraccia un arco di tempo compreso fra gli anni Venti e la scomparsa del filosofo napoletano: oltre al telegramma di adesione di Arangio-Ruiz al manifesto degli intellettuali antifascisti, molto materiale è inerente alla convulsa stagione della Liberazione e della formazione dei primi governi di unità nazionale. Nel periodo in cui Arangio-Ruiz era a capo del Comitato di Liberazione Napoletano il tema degli scambi si incentrò in particolare sull'abdicazione del re; in seguito, con lo studioso ministro alla Giustizia e quindi all'Istruzione, le questioni riguardarono principalmente l'epurazione universitaria e la ricostituzione dell'Accademia dei Lincei. Emerge con nitidezza, dall'epistolario, uno spaccato della vita intellettuale e politica di allora, nell'ambiente liberale. Con una nota di Luigi Labruna.
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