Il lavoro e l'ingegno. Confcooperative: premesse, costituzione, rinascita
La Confederazione Cooperative Italiane - di cui Confcooperative è la denominazione abbreviata - è la storica organizzazione, giuridicamente riconosciuta, di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo e delle imprese sociali. Si ispira ai principi cooperativi, fissati e periodicamente aggiornati dall'ACI, l'Alleanza Cooperativa Internazionale, e in ragione della funzione sociale costituzionalmente riconosciuta (art. 45) alla cooperazione - ne promuove lo sviluppo, la crescita e la diffusione. L'azione di Confcooperative, che ha una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, si ricollega espressamente ai principi ed alla tradizione della dottrina sociale della Chiesa. Nel 1921, Ercole Chiri, il primo Segretario generale di Confcooperative, afferma pubblicamente che "... secondo la nostra concezione sarà domani il capitale posto al servizio dell'ingegno e del lavoro". Questa è rimasta nel tempo la filosofia della Confederazione. Nel tempo premiata dal successo, e prossima, ai giorni nostri, alla più completa condivisione con le altre realtà del mondo cooperativo. Oramai vicine, dunque, nell'Alleanza delle Cooperative Italiane, le cooperative di matrice cattolica, quelle di tradizione socialista, e quelle legate al mondo laico, alla realizzazione - insieme e pur nel difficile contesto del capitalismo avanzato - dei valori di "un'economia differente".
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