L'impero di San Biagio. Ragusa e i commerci balcanici dopo la conquista turca (1521-1620)
E' Ragusa (l'attuale Dubrovnik), la città dalmata devota a San Biagio, che fu così definita per il ruolo di primo piano nei commerci marittimi e terrestri delle regioni appartenenti al quadrante orientale del Mediterraneo. A lungo gli studiosi hanno concentrato la loro attenzione sulla rilevante presenza dei mercanti ragusei negli scambi marittimi del basso Medioevo; in questa ricerca, basata su fonti finora poco indagate, si privilegiano invece i rapporti con l'entroterra balcanico dove, con la fase nuova che si apre dopo la caduta di Belgrado e Buda nel terzo decennio del Cinquecento, la Repubblica di San Biagio riuscì a realizzare un grande impero economico. La conquista turca infatti, migliorando la rete stradale e unificando territori prima divisi e spesso contrapposti, portò alla formazione di un'area economicamente più omogenea e di un mercato tendenzialmente sempre più unificato. Di tutto questo seppe approfittare Ragusa che, svolgendo il ruolo di intermediario economico privilegiato tra l'impero ottomano e i regni dell'Occidente europeo, per oltre un secolo visse un periodo di grande prosperità , da cui poté trarre consistenti vantaggi anche il mondo balcanico, vivificato non solo dai rapporti commerciali con le potenze occidentali, ma anche dall'emergere o dal consolidarsi di importanti centri urbani. In tal modo, il secolo considerato in questo libro si rivela cruciale non solo per la storia di Ragusa e dei Balcani, ma anche per la storia dell'intero Mediterraneo.
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