Cavour, l'Italia e l'Europa
Privo del fascino di un Mazzini o di un Garibaldi,e meno amato di loro, Cavour è stato però il vero artefice del processo che ha condotto all'unità d'Italia. Quello che gli stava a cuore era soprattutto, più che l'unificazione, la modernizzazione politica ed economica del paese: il che voleva dire, per lui, l'instaurazione di uno stato liberale, di un'economia di mercato sul modello inglese, di relazioni con la chiesa fondate sulla reciproca autonomia. L'unità d'Italia fu così resa possibile da una politica lungimirante che guardava al di là dei confini, senza indulgere a sogni rivoluzionari o a sterili avventure. Questo volume al quale hanno collaborato alcuni dei maggiori studiosi italiani dell'Otto-Novecento (A. Viarengo, S. Montaldo, M. L. Salvadori, L. Cafagna, F. Traniello, U. Levra, G. Galasso, E. Di Nolfo) delinea i complessi rapporti tra il programma cavouriano e la sua realizzazione, avviando una riflessione sul processo di unificazione del paese e sull'eredità di Cavour.
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