L'industria spaziale italiana nel contesto europeo. I rendimenti degli investimenti in alta tecnologia

L'industria spaziale italiana nel contesto europeo. I rendimenti degli investimenti in alta tecnologia

Sonde e satelliti per esplorare il Sistema solare e lo spazio profondo. Satelliti per l'osservazione della Terra e per il servizio delle telecomunicazioni, navigazione e trasporti. Stazioni spaziali per "abitare" lo spazio, e, per raggiungerlo, i mezzi di trasporto più potenti e complessi mai concepiti dall'uomo. In tutte queste attività e costruzioni l'Italia - il terzo paese al mondo ad aver lanciato un satellite, nel 1964, dopo URSS e USA - è in prima fila. Il settore spaziale è da sempre considerato strategico in Italia, sotto il profilo pubblico e privato. Come funziona questo settore dal punto di vista economico? Come vengono formulate le relative strategie? Quanto sono efficienti le politiche che le orientano? Come funziona e quanto è efficiente la base industriale dello spazio? Qual è l'impatto della ricerca spaziale, industriale e pubblica, sul resto dell'economia? A queste domande risponde con rigore il volume, frutto di una ricerca promossa dall'Agenzia Spaziale Italiana - ASI, e coordinata dal Dipartimento di Scienze economiche dell'Università di Bergamo. Ricerca integrata con una rassegna comparativa delle politiche spaziali del nostro Paese, del Regno Unito, dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA); e dallo studio di un modello per l'analisi degli spillovers di questo campo ad altissima tecnologia.
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