Un percorso attraverso la traduzione. Autori e traduttori della Romagna dal XVI al XIX secolo
I saggi del volume si compongono in duplice prospettiva: da un lato l'"esportazione" di cultura, cioè le traduzioni di opere di autori locali; dall'altro, l'"importazione" avvenuta attraverso i traduttori attivi nel territorio; fra i quali non può non ricordarsi, in apertura, Fausto da Longiano, autore del "Dialogo del modo de lo tradurre", il primo trattato italiano interamente dedicato alla traduzione, del 1556. Ancora, si segnala lo studio sul faentino Dionigi Stracchi (1762-1850), splendido traduttore di testi classici, appartenente alla "scuola classica romagnola" che ebbe a capofila Vincenzo Monti. Trovano poi ampio spazio nel testo uno studio sulle traduzioni spagnole del romagnolo Tommaso Garzoni - autore, nel XVI secolo, di fantasmagoriche opere di taglio bizzarramente enciclopedico, e di grande successo -, un'indagine sulle traduzioni italiane di Byron, un contributo su alcuni autografi di Heinrich Heine. Il tema della traduzione è affrontato nel volume sotto diversi profili: storico, critico, con riguardo al ruolo nell'importazione del lessico e nello sviluppo del linguaggio specialistico e scientifico. La maggior parte delle opere di cui nel libro si tratta è conservata presso il Fondo Piancastelli della Biblioteca Comunale Saffi di Forlì, fondo della cui ricchezza questo volume offre dunque nuova testimonianza.
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