La modernità e i mondi cristiani
Il volume raccoglie contributi di storici, filosofi, sociologi, sul rapporto fra le diverse Chiese cristiane (ortodosse, cattoliche, protestanti) ed i fenomeni della modernità: modernità che viene semplicemente e limpidamente qui intesa secondo il significato più diffuso nella cultura comune, come il «nuovo, in tutte le sue forme». Con taglio comparativo, il volume descrive scenari diversi, passando dall'Europa occidentale a quella orientale, dall'Africa all'America Latina. E se a titolo di ampia sintesi si può osservare che i protestanti in genere hanno stretto alleanza con la modernità mentre i cattolici e gli ortodossi l'hanno spesso fronteggiata con apprensione, nella preoccupazione di perdere o diluire la propria identità, emerge comunque, poi, nella concretezza, una grande varietà di approcci: per cui, secondo le circostanze, la modernità viene benedetta o esecrata, amata o rigettata, ma anche equilibratamente distinta nei suoi aspetti ora positivi ora negativi. Da segnalare l'originalità dell'oggetto e del taglio della ricerca: i «mondi cristiani», e dunque le tre grandi comunità dei seguaci di Cristo; e all'interno di esse, ancora, approcci ulteriormente differenziati, in relazione alla varietà dei tempi, dei luoghi, delle sensibilità. «Mondi cristiani», e non già un cristianesimo monolitico: perché la relazione fra cristianesimo e modernità si declina tutt'altro che al singolare.
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