Distretti tecnologici e sistemi regionali di innovazione. Il caso italiano
Nell'attuale globalizzazione dei mercati, i sistemi territoriali con le loro specificità sono divenuti fattori cruciali di competitività. Competitività determinata e rafforzata dalla capacità di innovarsi. Siamo perciò in presenza di agglomerazioni di attività produttive e innovative concentrate nello spazio: le politiche per l'innovazione si regionalizzano e l'interazione tra università (e altri enti pubblici e privati di ricerca), imprese e istituzioni pubbliche avviene sempre più sul territorio e dal territorio è influenzata. II volume di Valeria Miceli si apre con una rassegna dei distretti tecnologici italiani, dei quali l'autrice valuta, caso per caso, la rispondenza alle caratteristiche del territorio in termini di concordanza delle specializzazioni produttive regionali, verificando quali regioni rispondono ai requisiti atti a classificarle come Sistema innovativo regionale. Risultato di questa analisi sono considerazioni di policy che portano ad auspicare una migliore distribuzione delle risorse, in grado di distinguere tra distretti potenzialmente in grado di raggiungere eccellenze di livello intemazionale e distretti che svolgono un ruolo di catalizzatori di sviluppo regionale in contesti di ritardo economico.
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