Spettri dell'altro. Letteratura e razzismo nell'Italia contemporanea
Negli anni Trenta nei romanzi di consumo pubblicati nel nostro paese si riscontrano immagini, stereotipi, schemi mentali che di lì a poco saranno selezionati e amplificati dalla propaganda di regime per coinvolgere gli italiani nella campagna razzista e conferire efficacia, persuasività e immediatezza alle dottrine e alle politiche fasciste. Il libro documenta la vasta diffusione di pregiudizi, credenze ed atteggiamenti razzisti nella produzione letteraria e nella cultura media italiana del tempo, indicando nel razzismo un pregiudizio condiviso e, insieme, un'ideologia da propagandare. L'analisi di un vasto corpus di romanzi e racconti dedicati alla vita nelle colonie, lo studio dell'antisemitismo nella letteratura commerciale e l'attenzione a figure esemplari come quella di Giovanni Papini confluiscono nel ricostruire e interpretare le rappresentazioni letterarie italiane delle due principali figure dell'alterila: gli ebrei e le genti di colore.