In principio c'era la parola?
Gli enormi cambiamenti che hanno investito il mondo, la società e le nostre conoscenze negli ultimi decenni hanno posto in una nuova luce il ruolo che le lingue hanno nella comunicazione umana e nella realtà sociale delle comunità. Pur nella nuova prospettiva, ha trovato una volta di più conferma l'assoluta centralità del rapporto tra lingua e società o, meglio, tra lingua, società e naturalità degli esseri umani. Su tale rapporto fondamentale, e sulla complessa trama di temi che gli gravitano intorno, si sofferma in queste pagine il nostro più grande linguista,Tullio De Mauro. E via via che le riflessioni si svolgono, ecco che il discorso oltrepassa l'orizzonte puramente linguistico, per farsi storico, culturale e, soprattutto, politico. Ne risulta una lettura ricca di spunti e di suggestioni, all'interno della quale trovano posto Aristotele e Wittgenstein, ma anche Borges e Einstein, la Costituzione italiana e la Dichiarazione universale dei diritti umani.
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