'Il sublime dell'ebrea poesia'. Bibbia e letteratura nel Settecento italiano

'Il sublime dell'ebrea poesia'. Bibbia e letteratura nel Settecento italiano

Il volume nasce dalla pratica di lettura di alcuni testi poetici finora poco studiati in cui il rapporto con il modello biblico è fondante. Sono parafrasi salmiche in versi italiani che si dispongono nell'arco di un secolo eminentemente musicale come il Settecento, quasi a scandirne le tappe, da Girolamo Ascanio Giustiniani e Benedetto Marcello a Saverio Mattei e Metastasio. Ciò avviene in un momento cruciale che favorisce l'abbandono dell'ampiezza incontrollata di versioni metriche come quelle barocche, in nome di un ritmo nuovo in cui la concisione interpreta e realizza "il sublime dell'ebrea poesia", strettamente connesso all'appassionante dibattito suscitato in tutta Europa dalla Bibbia e dalla sua musica verbale. Su questo sfondo il libro ricostruisce il dialogo arduo, se non lo scontro, tra Giustiniani e Marcello da un lato e, dall'altro, Saverio Mattei: il quale muove dalla centralità riconosciuta del melodramma metastasiano per riscrivere i Salmi nella forma moderna e patetica della cantata.
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