Giustizia e povertà. Universalismo dei diritti, formazione delle capacità
E' ormai evidente che le tematiche connesse alle politiche per la povertà debbono essere affrontate con il supporto di studi di carattere interdisciplinare, che aiutino ad indagarne la multidimensionalità e lo stretto legame con l'esclusione sociale. Avvalendosi di questa chiave di lettura, ma evidenziandone anche i limiti e le antinomie, in queste pagine viene presentata un'ampia riflessione sulle nuove povertà nelle società postindustriali, in particolare in quella italiana. Sono infatti affrontati i principali aspetti su cui politici e studiosi si stanno impegnando attraverso analisi, interpretazioni e azioni di contrasto alla povertà. Rispetto alle analisi, interpretazioni e politiche sin qui attuate, il contributo del volume consiste nell'affermare la necessità, per promuovere politiche attive di inclusione, dello sviluppo di tutte le capacità delle persone. Alle quali occorre dare nuova centralità, nella convinzione che il vivere comune richieda la piena realizzazione di sé in rapporto agli altri e la partecipazione attiva e consapevole, come antidoti alle incertezze causate dalle molte solitudini che caratterizzano la società attuale.
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