Eldorado nel pantano. Oro, schiavi e anime tra le Ande e l'Amazzonia
I Mojos abitavano le sterminate pianure della Bolivia orientale, inondate per molti mesi l'anno, come il Pantanal brasiliano di cui parla Lévi-Strauss. Il regno del Gran Mojo fu a lungo considerato una provincia misteriosa, popolata di genti ricchissime. Un miraggio che a partire dai primi decenni del '500 ossessionò i conquistatori spagnoli, inducendoli a imprese quasi sempre disastrose, durante le quali erano innumerevoli i morti affogati nel mare e nei fiumi, dispersi nelle marce, uccisi nelle battaglie con gli indigeni o nelle lotte intestine, sopraffatti dalla fame e dalle malattie. Intere spedizioni sparirono senza lasciare traccia. La sete di arricchimento alimentava disperate scommesse al buio, un sogno sempre fuggente al di là dell'orizzonte, via via che le esplorazioni procedevano. Partiti alla ricerca dell'oro, gli spagnoli trovarono, beffa crudele della cupidigia, un pantano.