Dentro i Ds
Dalla svolta della Bolognina il maggiore partito della sinistra italiana è profondamente cambiato. L'organizzazione si è progressivamente alleggerita: negli ultimi venti anni il numero delle strutture periferiche si è dimezzato e la loro attività di proselitismo è molto diminuita. Gli iscritti al solo Pds/Ds sono in media più giovani, con un'istruzione di livello superiore e un'appartenenza più labile in termini di classe sociale e di tradizione familiare. A fronte di questi cambiamenti, il riorientamento ideologico in senso riformista operato dai leader a partire dai primi anni '90 non ha convinto la maggioranza degli iscritti. Nella cultura politica degli aderenti ai Ds predominano elementi di tradizionalismo e conservatorismo, che si esprimono in una forte condanna del capitalismo e degli Usa come potenza imperialista. Inaspettatamente, sono i giovani a reclamare la riaffermazione di una certa purezza dottrinaria, mentre coloro che provengono dal Pci sono meno disposti a sacrificare la vittoria elettorale sull'altare dell'ideologia. Questa prima inchiesta nazionale sugli aderenti ai Democratici di sinistra mostra una difficile sedimentazione di culture diverse, insieme a stridenti contraddizioni tra innovazione e continuità.
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