Chiudere i conti. La giustizia nelle transizioni politiche
Con "giustizia di transizione" si intende il processo legale e amministrativo che ha luogo dopo una transizione politica, generalmente da un regime autoritario verso uno democratico: lo scopo è quello di punire i responsabili dei regimi precedenti e i loro sostenitori oltre che di risarcire le vittime. Si tratta di un'esperienza più volte occorsa nella storia degli ultimi sessant'anni, basti pensare ai processi avviati alla fine della Seconda guerra mondiale in Germania, Francia, Italia e Giappone o alle transizioni, più recenti, avvenute nei paesi dell'Europa orientale dopo il 1989. Il volume offre un contributo fondamentale alla comprensione del tema in prospettiva storica, attraverso l'analisi di un'ampia serie di casi concreti, dalla Grecia classica alle Restaurazioni francesi dell'Ottocento, a Norimberga, all'Africa e all'America Latina. Sulla base delle continuità e delle differenze individuate nel lungo periodo, l'autore provvede poi ad analizzare gli elementi e i meccanismi che caratterizzano la giustizia di transizione: la struttura, gli attori (colpevoli e vittime), i vincoli (politici ed economici), il ruolo delle emozioni (rabbia, indignazione, desiderio di vendetta), la sua relazione con la memoria degli eventi e, infine, il ruolo centrale della politica nei processi di democratizzazione.